Vi segnalo l’articolo di Laura Lazzaroni pubblicato su DWeb la Repubblica.
HARLEM Lana Turner chiamava così il Savoy, mitica sala da ballo dove negli anni ’30 si danzava il Lindy Hop. Un ballo simbolo dell’integrazione razziale che oggi torna di moda, dagli Usa all’Europa
di Laura Lazzaroni
Mia madre era una degli habitués, il sabato tirava tardi e la domenica raccontava storie di gangster che venivano a ballare e al guardaroba lasciavano cappotti chiari e pistole…”. Le forme generose strizzate in un abito di seta lilla, Karen siede a un tavolo rotondo e alza la voce per farsi sentire sopra alla musica. È lo scorso marzo e siamo a Harlem, New York, dove si festeggia un evento unico: l’80esimo anniversario del Savoy ballroom, la leggendaria sala da ballo a due passi dal Cotton Club dove negli anni Trenta, sullo swing rigorosamente dal vivo dei più grandi jazzisti in circolazione, nasceva un ballo famosissimo e acrobatico (il Lindy Hop) e si scriveva un capitolo importante della storia dell’integrazione. In pista non esisteva status, se non quello della danza: bianchi e neri facevano coppia e delle star che entravano si diceva per esempio: “Sì, va bene, è Clark Gable: ma sa ballare?”.
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